La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un incentivo fiscale con procedura automatica nella forma di credito d’imposta a favore degli investimenti effettuati da tutte le imprese residenti in Italia per la formazione del personale dipendente (con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato e apprendistato) nelle materie aventi ad oggetto le c.d. “tecnologie abilitanti” per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
Le “attività ammissibili” previste sono le seguenti:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud o fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo-macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
j) internet delle cose e delle macchine;
k) integrazione digitale dei processi aziendali.
Tali attività devono rientrare in uno dei tre seguenti ambiti aziendali:
• vendita e marketing,
• informatica,
• tecniche e/o tecnologie di produzione.
Gli investimenti in formazione 4.0 sono meritevoli di credito d’imposta al rispetto di due ulteriori condizioni:
• che l’impegno ad effettuare investimenti in attività formative ammissibili sia formalmente previsto nel contratto collettivo o territoriale;
• che ai fini della c.d. “portabilità” delle conoscenze e competenze venga resa apposita dichiarazione sostitutiva dal legale rappresentante dell’impresa a ciascun dipendente, attestante l’effettiva partecipazione alle attività formative agevolabili, con indicazione dell’ambito o degli ambiti aziendali.
All’impresa che sostiene, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2017, spese di formazione 4.0 a favore dei propri dipendenti spetta un credito d’imposta utilizzabile in compensazione tramite modello F24 a partire dal periodo d’imposta successivo.
Il credito è determinato nella misura del:
• 40% delle spese di formazione calcolate come costo lordo aziendale del personale dipendente impiegato in qualità di discente per la durata del corso;
• 40% delle spese relative al personale dipendente impiegato in qualità di docente o tutor, nel caso di formazione interna, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua a lui spettante;
• 100% delle spese di certificazione contabile, entro il limite di 5.000 euro.
Il credito soggiace al solo limite massimo di 300.000 euro a beneficiario, non è soggetto a limiti di compensazione e vi si accede in maniera automatica in fase di redazione del bilancio.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta sono previsti i seguenti obblighi documentali:
• la documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, compresi i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti congiuntamente dal personale discente e docente o dal formatore esterno;
• la certificazione contabile del soggetto incaricato della revisione legale dei conti o da un revisore legale/società di revisione legale dei conti, attestante l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa;
• una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte, a cura del dipendente docente o tutor o del responsabile aziendale delle attività di formazione o del formatore esterno;
• l’inserimento in dichiarazione dei redditi del credito, dei dati relativi al numero di ore e dei lavoratori che prendono parte alla formazione.
Chiunque fosse interessato può contattare lo Studio per chiarimenti.
Di seguito il link del Ministero dello Sviluppo economico:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/credito-d-imposta-formazione
STUDIO AMATI